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Sexuality, a “no flop” supplement “Heals erectile dysfunction”

A Roma test su una sostanza in grado di risolvere nell’85% dei casi una forma di impotenza che colpisce tre milioni di italiani. La sperimentazione, condotta per ora su un campione ridotto e per un periodo limitato, ha escluso effetti collaterali. I risultati dello studio saranno presentati al congresso della Società italiana di andrologia

di ADELE SARNO

ROMA – Non cura l’effetto, ma la causa. Si chiama citrullina ed è un integratore che, stando ai risultati di una sperimentazione italiana, promette di combattere la disfunzione erettile, un disturbo della sessualità che in Italia affligge circa 3 milioni di uomini. La sostanza e lo studio che ne sostiene gli effetti positivi saranno presentati da domani al ventiseiesimo congresso nazionale della Società italiana di andrologia (Sia). Secondo lo studio, la citrullina ha dimostrato di funzionare nell’85% dei casi. Non essendo un farmaco, non rientra fra i prodotti già in commercio che vanno assunti in vista dell’occorrenza, ma esplica i suoi effetti dopo un mese di assunzione regolare.

A condurre la sperimentazione è stato Ermanno Greco, direttore del Centro di medicina e biologia della riproduzione presso l’European Hospital di Roma: “Per arrivare a questi risultati – spiega Greco – siamo partiti dall’origine della malattia. La disfunzione erettile, e in particolare quella che dipende da problemi vascolari che si verifica nel 60-70% dei casi, viene determinata essenzialmente da una carenza di ossido nitrico a livello della cellula muscolare liscia intracavernosa; la cellula cioè da cui dipende l’erezione”. La somministrazione di citrullina, secondo il test, restituisce ai pazienti l’equilibrio biologico che garantire all’organismo la concentrazione di ossido nitrico necessaria a raggiungere e mantenere l’erezione.

La sperimentazione è stata condotta su 75 uomini con un’età media di 48 anni. Il campione è stato diviso in tre gruppi da 25 persone. “Al primo gruppo abbiamo somministrato del placebo – spiega ancora Greco –  , al secondo invece l’arginina, un aminoacido che insieme all’ossigeno forma l’ossido nitrico, ed al terzo la citrullina”. Il test ha mostrato che l’arginina da sola non basta a risolvere il problema perché l’organismo la metabolizza subito, e quell’1% che resta in circolazione non riesce a produrre l’effetto. La citrullina, invece, continua il ricercatore, ha mostrato di avere la capacità di trasformarsi in arginina. Ma, a differenza della sostanza originale, non viene metabolizzata e resta in circolo.

Per arrivare ai risultati finali sono stati verificati i parametri biochimici del campione preso in esame. “Controllando i valori ematici – dice Greco – abbiamo visto che la citrullina effettivamente viene convertita in arginina e che, in una dose pari a 6 grammi al giorno, ha l’effetto di aumentarne i livelli. Inoltre, questo integratore fa crescere ‘l’attività’ delle cellule che garantiscono l’erezione e non ha alcun effetto collaterale. Per questo può essere utilizzato anche dai pazienti a rischio, con patologie vascolari, cardiache, ischemiche e può essere assunto anche con altre molecole anti-impotenza”.

La sostanza è stata brevettata e lo studio, dopo la presentazione al Congresso della Sia, verrà sottoposto all’attenzione della comunità scientifica internazionale. “Nel nostro campione di sperimentazione – dice Ermanno Greco – abbiamo avuto una risposta positiva nell’85% dei pazienti coinvolti. Speriamo, in questa maniera, di aprire una strada nuova per la ricerca”.

Secondo Greco, solo 2 dei 3-4 milioni di italiani che soffrono di disfunzione erettile si rivolgono allo specialista; gli altri convivono con il problema e lo tengono nascosto in camera da letto. “Il 70% ha più di 40 anni – afferma lo studioso – ; generalmente si tratta di pazienti con problemi cardiovascolari, alcuni in sovrappeso e perlopiù fumatori. Tre su dieci assumono regolarmente farmaci anti-impotenza”.

(24 novembre 2010)